Archiviata la sconfitta con il Napoli, per il Torino c’è subito l’occasione per riscattarsi. Domani, nel turno infrasettimanale, i granata scenderanno in campo a Bergamo contro l’Atalanta di Gasperini. Proprio il tecnico della Dea, ha appena concluso la propria conferenza stampa, presentando la partita e toccando diversi temi interessanti. L’Atalanta infatti è reduce dal pareggio in extremis contro il Milan a San Siro e, dopo un avvio non proprio entusiasmante, sembra essersi sbloccata.
“Col Milan ho visto cose positive a partire dalla reazione, abbiamo lottato fino alla fine e questo è un segnale molto importante sotto l’aspetto mentale. La squadra ha mostrato una gran voglia di fare risultato, su queste basi possiamo costruire.”
Poi il tecnico ha subito fatto riferimento al Toro, avvisando i suoi. Secondo il tecnico originario di Grugliasco, ai bergamaschi servirà una partita determinata per portare a casa la posta in palio: “Il Toro è un’ottima squadra, costruita per raggiungere l’Europa: credo che domani sarà una partita equilibrata. Domani sarà fondamentale entrare in campo con la giusta mentalità e una gran voglia di vincere.”
Infine Gasperini ha parlato del momento degli orobici, ancora lontani dalla perfezione: “In questo momento abbiamo bisogno di trovare solidità, dobbiamo ancora migliorare su diversi aspetti. Sto cercando una continuità di prestazioni e di gioco e la partita di domani può essere importante”
se si vince a bergamo prendiamo fiducia e possiamo svoltare pagina ,se invece perdiamo siamo in merda pura
Più che dal risultato finale le somme le tirerei da come si gioca(o non si gioca)/
Un Toro costruito male come al solito. Purtroppo la mia profezia di involuzione dalla partenza del dentierato, si sta avverando. Con cairo&petrachi meglio del 14/10mo posto non si riuscirà mai a fare.
Ma sì che sei contento di poter dire: l’avevo detto.
Domani ci sarà un riscatto dei nostri. Perciò fiducia a W M e hai nostri. Quindi incitiamoli.
Secondo me il Toro era costruito per l’Europa fino a quando poteva contare sull’estro di Ljajić. Ora invece ha un estro in meno e tanti dubbi in piú.