Nonostante le possibilità di partire c’erano e ci sarebbero tuttora, Simone Edera rimarrà al Torino. Non dovrebbero esserci sorprese, seppure qualche sondaggio dall’estero ci sia stato; l’attaccante scuola Toro sarebbe potuto partire lo scorso 17 agosto, nelle convulse ultime ore di mercato, ma i tentativi di Parma, Genoa e Frosinone non sono andati a buon fine. In qualche occasione per scarso interesse del giocatore, affezionatissimo all’ambiente granata, in altre perchè sono mancate le condizioni per un accordo col Torino. Sta di fatto che, almeno sino a gennaio, Simone Edera continuerà la sua avventura in granata, un’avventura che per lui dura sin da bambino. L’estate scorsa, aggregato alla prima squadra quasi per caso, ha saputo convincere prima Mihajlovic e poi Mazzarri, raccogliendo un interessante score di 17 presenze e 2 gol tra campionato e Coppa Italia.
CONCORRENZA SPIETATA – Edera rimarrà al Torino, dunque, e farà parte di un reparto offensivo con tanti giocatori di qualità che il Torino sta cercando di sfoltire in queste ultime ore di mercato. Se per il trasferimento di M’Baye Niang al Rennes mancano solamente visite mediche e firma, è ancora da decidere il destino di Adem Ljajic, che rimarrà in ballo tra il Toro e la Turchia, forse, sino alle ultime ore. E’ evidente che la permanenza del serbo può influire indirettamente anche su Edera: per quanto riguarda la concorrenza interna, se Ljajic rimanesse in granata gli spazi per il giovane granata potrebbero sulla carta essere davvero ridotti, considerando che in rosa ci sono anche nomi come Belotti, Falque e Zaza. Un conto è fare la quarta punta, insomma, un altro la quinta. Sicuramente la fiducia in Edera di tecnico e società è indubbia, come dimostra il rinnovo di contratto sino al 2023. Inoltre, a favorire il canterano granata c’è una certa duttilità, visto che può giocare attaccante esterno del 3-4-3 ma anche seconda punta nel 3-5-2. Le qualità ci sono ma Edera deve fare i conti con una concorrenza importante: e il destino di Ljajic influirà non poco anche sulle prospettive.
Edera, Parigini e domani chissà Fiordaliso, Coppola e Buongiorno: se non riusciamo a trasmettere che essere del Toro è altro rispetto a quanto fatto fino ad oggi dalla società che essere del Toro significa preferire un ragazzo del Fila i Balon boys ad uno scarto gobbo che ciò che fanno a Bilbao noi lo facevamo prima e deve essere quello il nostro futuro: l’unico modo x riprenderci la nostra storia è volgere uno sguardo al passato e ricordarci di nuovo chi siamo stati noi dobbiamo tornare ad essere quelli che i ragazzi che sudano la maglia se li crescono in casa basta mercenari che non hanno idea di quale maglia indossano!
Investirei di di lui…
Mi pare che con il 3-4-3 il Toro cambi marcia! Abbiamo 6 risorse di ottimo livello: Belotti, Zaza, Jago, Ljajic, Edera e Perugini per coprire 3 posizioni.
Dove é il problema?
Edera è l’unico giocatore nostro che tifa toro ed a cui del toro gli importa qualcosa davvero. Io lo vorrei vedere sempre con la maglia granata addosso.
Siamo seri, la coppa Italia sono 4/5 partite giusto se vai avanti, non si può sperare di giocare solo quella.
Se ljajic rimane a mio avviso sarebbe meglio per lui che andasse a fare esperienza all’estero
A mio avviso, tra campionato e Coppa Italia, 5 attaccanti sono giusti, non ce n’è uno di troppo!
Se uno è infortunato ed un altro squalificato, o se, x disgrazia, gli infortunati sono 2, o se con uno infortunato o uno squalificato uno dei titolari è troppo stanco o fuori forma, rimangono 3 giocatori: 2 in campo dall’inizio ed il terzo pronto a subentrare a partita in corso.
Infortuni e squalifiche purtroppo succedono.. Vogliamo avere sempre “la coperta corta”?
Mazzarri in prima persona, la società e noi tifosi dovremmo tutti angosciarci se tra campo e panchina i giocatori sono troppo pochi, non troppi!
Articolo inutile, giusto per scrivere qualcosa…
Deve andare in prestito in una squadra che lo faccia giocare: non può ammuffire in panca o rischia di perdersi…
Congiuntivo sanguinoso!
Se uno deve andare via … e deve andare via, quello non è certo un prodotto del vivaio con grandi prospettive e un attaccamento diverso alla maglia.
Soprattutto per l'”attacamento” alla maglia… (vedi Barreca, Bonifazi). Delle qualità tecniche invece ce ne fottiamo. Però sia ben chiaro: se non si va in EL, tutti ad urlare che è colpa di cairo braccino… Ottimo, ottimo. Ci sarebbe da vendere mezza tifoseria…
Se giocheremo talvolta a tre là davanti, avrà le sue occasioni.
Il Toro lo avrebbe ceduto SOLO mantenendo pieno controllo del cartellino. Non c’è stata possibilità di accordo con nessuno. Forse le tribune da qui a gennaio lo porteranno ad accettare qualche destinazione. Forse
Tribuna.